Probabilmente una delle maggiori difficoltà che incontrano le imprese in Italia, specie quelle di piccole dimensioni, è quella di attuare un efficiente welfare aziendale. Riuscire a garantire un buon livello di benessere ai lavoratori potrebbe, infatti, non essere una cosa così semplice come si pensa.
Uno degli strumenti di welfare più utilizzati dalle aziende in Italia è il buono acquisto. Questo, infatti, è uno strumento sempre più diffuso, come benefit per i collaboratori. Come il nome stesso suggerisce, infatti, permette ai lavoratori di effettuare determinati acquisti grazie a voucher di importo predefinito forniti dalla propria azienda.
In altre parole, tale benefit offre un sostegno concreto al reddito dei lavoratori, rispondendo efficacemente ai bisogni primari delle famiglie. I buoni acquisto per dipendenti, infatti, consentono di accedere a una vasta gamma di prodotti e servizi utili per la quotidianità.
Perché usare i buoni acquisto
I motivi per inserire i buoni acquisto in un piano di welfare sono davvero tanti. Innanzitutto, come anticipato, si tratta di uno dei metodi migliori per garantire un maggior livello di benessere in ambito lavorativo.
I buoni acquisto, infatti, spesso sono molto apprezzati dai dipendenti in quanto consentono di fare determinati acquisti senza dover pagare di tasca propria. Ma non finisce di certo qui, i benefici del buono spesa come strumento di welfare aziendale sono molteplici.
Migliorare il benessere dei dipendenti e attrarre nuovi talenti
Il buono acquisto è uno strumento efficace per migliorare il benessere e la motivazione dei dipendenti. Offrire un benefit concreto e apprezzato dai lavoratori, infatti, non solo accresce la loro soddisfazione, ma stimola anche l’impegno e la produttività.
Questo tipo di incentivo può essere determinante per incrementare la retention del personale, aiutando a fidelizzare i talenti ed evitare il turnover. Inoltre, l’utilizzo di buoni acquisto può migliorare l’employer branding dell’azienda, rendendola più attraente per nuovi candidati qualificati.
Un’organizzazione che offre questo tipo di benefit aziendali si dimostra attenta al benessere dei propri collaboratori, costruendo un’immagine aziendale attenta non solo alla logica della massimizzazione del profitto ma anche del benessere dei propri lavoratori.
In altre parole, la messa a disposizione dei buoni acquisto da parte dell’impresa ai propri lavoratori aumenta il benessere di questi ultimi, ma al tempo stesso, è un vantaggio anche per l’azienda stessa. È risaputo, infatti, che i dipendenti soddisfatti lavorano con maggiore efficienza, un vantaggio non di poco conto in termini di produzione.
Come funzionano i buoni acquisto
Dopo aver visto brevemente cosa sono i buoni acquisto e perché le aziende sono sempre più interessati a metterli a disposizione dei propri dipendenti occorre capire come funzionano. Anche nel 2024 il meccanismo di funzionamento è molto semplice.
Un’azienda può scegliere di riconoscere a ogni dipendente una somma di denaro sottoforma di strumenti di welfare come i buoni acquisto, voucher di importo fisso disponibili in formato cartaceo o digitale. Il dipendente che riceve uno o più buoni dalla propria azienda, può poi utilizzarli per acquistare tanti beni e servizi per sé o per la propria famiglia.
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Tale soluzione si rivela molto vantaggiosa sia per i dipendenti che per le aziende, visto che i buoni acquisto rientrano nelle soglie di esenzione previste per i fringe benefit e non sono tassati.
La Legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 16), infatti, ha previsto degli aumenti in termini di fringe benefit, portando, per il periodo di imposta 2024, la soglia di defiscalizzazione a 2.000 euro per chi ha figli a carico, mentre a 1.000 euro per chi non ha figli.