A causa dei mutamenti climatici come cambierà la coltivazione della vite in area montana?
Si estenderanno i vigneti in aree più fresche? L’introduzione di varietà diverse da quelle attualmente coltivate in Trentino è una risposta conveniente? Quali sono gli scenari probabili per le varietà autoctone?
Sono domande a cui il comparto vitienologico trentino cercherà di dare risposta martedì 6 dicembre, dalle 9 alle 13, presso la Sala Conferenze del Palazzo Ricerca e Conoscenza di Fondazione Edmund Mach, con un incontro dal titolo “Scenari climatici per la viticoltura trentina: progettare le strategie di azione per un territorio montano”.
L’evento è organizzato dalla FEM nell’ambito del progetto europeo “Mediterranean Climate Vine and Wine Ecosystem” (MEDCLIV), co-finanziato da EIT Climate KIC e rivolto all’ecosistema viti-vinicolo dell’Europa mediterranea, includendo l’intero areale nazionale.
Il clima cambia e continuerà la sua evoluzione verso condizioni ambientali sempre più lontane da quelle in cui il modo attuale di coltivare è nato e si è sviluppato.
Nel caso della vite da vino, il legame con il territorio ed il suo clima, così fortemente connesso con il profilo del prodotto finale e con il suo mercato, è messo in discussione, in particolare per lo scenario futuro.
Da qui la spinta ad intraprendere nuove azioni per l’industria vinicola, dall’uso del territorio, alla pratica in campo, alla tecnica enologica, all’immagine sul mercato.
L’evento del 6 dicembre in FEM sarà un laboratorio di proposizione di istanze e ricerca di soluzioni dal confronto delle diverse parti interessate al problema: aziende, ricerca, pubblica amministrazione, associazioni; l’argomento di questo “appuntamento zero” per un Living Lab in formazione sarà orientato alle problematiche della coltivazione della vite e della produzione di vino in ambiente alpino e montano, e specificamente rivolto alla realtà trentina.
La mattinata sarà strutturata in due parti. La prima, introduttiva, dedicata a mettere a fuoco la risposta della viticoltura trentina al quesito “dove coltivare”, in considerazione delle implicazioni generate dal cambiamento climatico in atto e nei suoi attesi sviluppi.
In una seconda parte, in forma di dialogo interattivo con il pubblico, i partecipanti definiranno all’interno del gruppo gli aspetti da approfondire di maggior interesse, impostando un percorso condiviso mirato ad affrontare le questioni emerse.
L’incontro del 6 dicembre conclude un percorso che, nei giorni scorsi, aveva portato FEM a Milano Fiera presso SIMEI 2022, il Salone Internazionale Macchine per l’Enologia e Imbottigliamento; il progetto MEDCLIV si è presentato con l’incontro “Costruire la rete collaborativa per il cambiamento climatico nella filiera vitivinicola italiana”: un confronto attivo sulle sfide del cambiamento climatico alla filiera vitivinicola nazionale.