Black Friday (e Natale) al tempo della pandemia. Come cambiano i comportamenti d’acquisto?
Il Black Friday, che quest’anno cade il 27 di novembre, da ormai diversi anni segna anche in Italia, con le sue offerte e promozioni, l’inizio dello shopping natalizio. In questo 2020 sconvolto dalla pandemia, cosa cambia e quale scenario si prospetta per il “venerdì nero” e per le successive settimane, in termini di acquisti e consumi?
Selligent Marketing Cloud, un brand di CM Group e piattaforma di cloud marketing omnicanale, ha provato a rispondere sulla base dei dati raccolti nei mesi scorsi grazie alla terza edizione dell’Osservatorio Globale di Selligent sulle abitudini dei consumatori, uno studio condotto annualmente su 5.000 consumatori, focalizzato sulle interazioni con i brand e le aspettative verso i marchi.
Con sempre più regioni italiane in “zona rossa”, gli acquisiti si concentreranno inevitabilmente online. In generale, già prima che la seconda ondata della pandemia entrasse nel vivo e venissero applicate nuove restrizioni, quasi un terzo degli interpellati (29%) prevedeva in futuro di effettuare online la maggior parte del proprio shopping.
L’e-commerce, del resto, regala un’opportunità per sentirsi più vicino ai propri cari – anche se a distanza: nell’incertezza di come si vivrà il Natale, non sapendo se sarà possibile o meno spostarsi per visitare amici e parenti, all’interno o fuori regione, sicuramente in molti opteranno per acquistare online e spedire il regalo direttamente a casa del destinatario.
Mai come ora sconti e promozioni sono appealing per il consumatore. Infatti, per il 59% del campione tra le comunicazioni dei brand, quelle relative a saldi e offerte sono le più utili, mentre il prezzo è per il 29% degli italiani la ragione principale per cui è fedele a un brand.
Ai tempi della pandemia, si opta quindi per acquisti online e a buon prezzo. Ma, nel dettaglio, cosa si compra?
Anche nel periodo più clou dell’anno per lo shopping, gli italiani continueranno probabilmente a focalizzarsi principalmente sugli articoli essenziali: secondo il sondaggio, per effetto della crisi attuale, il 64% dei consumatori del Bel Paese orienta infatti le proprie spese su beni di prima necessità.
Tra le spese non essenziali, spiccano quelle utili per affrontare il periodo di lockdown, come intrattenimento digitale (24% dei rispondenti a livello globale), alcool (18%) e miglioramenti per la casa (11%). Il 56% del campione, infatti, intende effettuare nuovi acquisti che riflettono il nuovo stile di vita “da remoto”.
“Nello scenario attuale, i consumatori restano comprensibilmente prudenti sulla spesa non essenziale. Per guidare i consumi, i brand devono porre l’enfasi sul valore che il singolo prodotto o servizio offre, e sfruttare a pieno le opportunità offerte dall’online che in questo periodo natalizio guadagnerà sicuramente maggior terreno rispetto ai negozi fisici” ha commentato Gian Musolino, Country Manager Italy di Selligent Marketing Cloud.