Tutta l’Italia della musica ha i riflettori puntati sul Teatro Carlo Felice che venerdì 23 febbraio alle ore 20.30 _ con repliche sino al 1° marzo _ andrà in scena in prima assoluta con Miseria e nobiltà di Marco Tutino su libretto di Luca Rossi e Fabio Ceresa con la regia di Rosetta Cucchi.
Un evento che non si ripeteva dal 1892 anno in cui la città di Genova commissionò il Cristoforo Colombo ad Alberto Franchetti, su libretto di Luigi Illica, eseguita in occasione delle Feste Colombiane per il 4º centenario della scoperta dell’America sotto la direzione di Luigi Mancinelli.
L’opera comica è un genere poco frequentato dai compositori contemporanei. La sfida di Marco Tutino, con Miseria e nobiltà, è riallacciarsi a questa tradizione, tutta italiana, adeguandola ai tempi.
Miseria e nobiltà riprende le trame del film del 1954 diretto da Mario Mattoli, tratto dall’omonima opera teatrale (1888) di Eduardo Scarpetta, interpretato da Totò e Sophia Loren. La classica commedia napoletana ricca di colpi di scena dove due famiglie vivono sotto lo stesso tetto in una casa povera, spesso saltando anche i pasti date le loro condizioni economiche. I due rispettivi capifamiglia, Felice e Pasquale, arrangiano come possono. Un giorno però la fortuna…
“A casa nostra, nel caffelatte non ci mettiamo niente: né il caffè, né il latte”.
Chi ama la commedia originale e la pellicola ne ritroverà gli equivoci e il clima da farsa, ma anche qualcosa di diverso: meno personaggi-maschere, più psicologia e un contesto politico e culturale più definito (l’azione è stata spostata nel 1946, nei giorni del referendum tra monarchia e repubblica). Perché, come osserva giustamente Tutino, anche il nostro gusto comico è cambiato: «Il nostro sguardo è ormai irrimediabilmente influenzato e corrotto dalla varietà dei generi di spettacolo leggero che da più di cento anni hanno cambiato profondamente le nostre esigenze e aspettative: chi ha conosciuto Falstaff, l’operetta, il musical, Nino Rota, Totò, Mel Brooks, e così via fino a Maurizio Crozza, non si accontenterà più dei meccanismi teatrali e del linguaggio di Rossini e Donizetti, seppure sublimi e unici. La comicità e la leggerezza oggi saranno inevitabilmente sempre venate di turbamenti e ombre, e disposte a negare se stesse in ogni momento.»
Un appuntamento di quelli da segnare in calendario che ha già suscitato molto interesse della critica nazionale e del pubblico “colto”; molti gli di ospiti illustri attesi e quelli che hanno già confermato la loro presenza a cominciare dai compositori contemporanei, colleghi del M° Tutino, molta Critica nazionale e internazionale, Sovrintendenti di alcune Fondazioni Lirico-sinfoniche tra cui Walter Vergnano del Regio di Torino, Carlo Fontana Presidente dell’AGIS e le massime Autorità Liguri e Genovesi.
Miseria e nobiltà opera in due atti di Luca Rossi e Fabio Ceres
Musica di Marco Tutino
Direttore Francesco Cilluffo
Regia Rosetta Cucchi
Scene Tiziano Santi
Costumi Gianluca Falaschi
Luci Luciano Novelli
Assistente alla regia Stefania Panighini
Assistente alle scene Alessia Colosso
Assistente ai costumi Nika Campisi
Personaggi e interpreti:
Bettina Valentina Mastrangelo
Peppiniello Francesca Sartorato
Gemma Martina Belli
Eugenio Fabrizio Paesano
Contadino/Cameriere Nicola Pamio
Felice Sciosciammocca Alessandro Luongo
Don Gaetano Alfonso Antoniozzi
Ottavio Andrea Concetti / Mimi Deos
Orchestra del Teatro Carlo Felice
Coro del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Franco Sebastiani
Nuovo Allestimento in coproduzione Fondazione Teatro Carlo Felice e Teatro Verdi di Salerno