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Quasi un giovane su due non conosce il limite di velocità nei centri abitati.
È quanto emerge da un sondaggio condotto da BRUM in collaborazione con ScuolaZoo, che ha coinvolto oltre 5.700 ragazze e ragazzi tra i 16 e i 24 anni. Solo il 53% ha risposto correttamente (50 km/h), mentre il restante 47% non sa quale sia il limite previsto dal Codice della Strada.
Un dato che mostra un chiaro un quadro di incertezza probabilmente alimentato dai limiti introdotti in modo differente da città a città. Negli ultimi anni molte amministrazioni locali hanno introdotto limiti ridotti, “zone 30” e percorsi differenziati per favorire la mobilità dolce.
Tuttavia, l’assenza di un quadro uniforme sembra generare confusione tra i più giovani che spesso si trovano disorientati anche di fronte alle regole più basilari del Codice della Strada.
“Non è più solo una questione di regole, ma di chiarezza. Le iniziative locali sulla sicurezza stradale sono importanti, ma la frammentazione rischia di generare confusione, soprattutto tra chi sta imparando a guidare. Servirebbero regole coerenti e facilmente comprensibili”.
Luca Cozzarini – co-founder e CEO di BRUM
Il tema della chiarezza e della qualità della formazione è al centro dell’impegno di BRUM. La startup è stata recentemente invitata alla Camera dei Deputati, dove ha presentato un appello di Riformare del sistema di formazione alla guida.
Tra i punti centrali della proposta: l’aggiornamento dei programmi didattici e delle metodologie di insegnamento; il riconoscimento della figura dell’istruttore come professionista qualificato e formato anche sulle nuove tecnologie e la promozione di una cultura della sicurezza più omogenea sul territorio nazionale.
“Non basta ottenere una patente per essere guidatori consapevoli. Bisogna intervenire alla radice del sistema formativo: dare ai giovani strumenti moderni e regole chiare significa investire davvero sulla sicurezza”.
BRUM lavora ogni giorno per ridurre questo gap formativo: in meno di due anni la startup ha già formato migliaia di studenti e costruito una community che mette al centro fiducia e sicurezza.
Alla base del metodo BRUM c’è una tecnologia che accompagna studenti e istruttori passo dopo passo: attraverso l’app di BRUM gli studenti possono esercitarsi con quiz interattivi e simulazioni ufficiali della Motorizzazione, accedere a contenuti multimediali sulle manovre e gli scenari reali di guida, monitorare i propri progressi e ricevere feedback personalizzati dagli istruttori.
Un approccio interattivo che migliora la preparazione tecnica, contribuendo a formare la generazione di guidatori di domani.
BRUM è la startup che vuole rinnovare il percorso di conseguimento della patente fermo agli anni ’80,
rendendolo più veloce ed efficiente. Lo fa attraverso la sua piattaforma che permette di prepararsi per l’esame teorico in modo semplice e personalizzato, superare agilmente le fasi burocratiche dell’iscrizione e prenotare le lezioni di guida con istruttori certificati del proprio network.
