Vivo da poco a Torino e sto iniziando ad assaporare le piccole chicche culturali che questa città regala ai suoi abitanti. Sono un grande fan dell’arte pop e della cultura del graffitismo soprattutto degli anni ’80 (aka Keith Haring) e ho scoperto grazie al sito zero.eu che alla GAM (Galleria Civica d’Arte Moderna – e Contemporanea – Torino) sono in esposizione alcune opere dell’artista Roy Fox Lichtenstein. Dietro ai suoi quadri si è sempre nascosto qualcosa di magico. La semplicità dello stile fumettistico si adatta bene a quadri di grandi dimensioni, dai colori forti e dalle situazioni studiate, background di una cultura NewYorkese e di una aspirazione artistica che lo porta a mostrare grande interesse per le avanguardie storiche e a realizzare i primi quadri ispirati all’arte “alta”. Sviluppa poi sempre di più la presenza della sua cifra stilistica inconfondibile: il puntinato Ben-Day. Oggi pomeriggio andrò a vedere una mostra che si preannuncia interessante, con numerosi disegni preparatori e bozze; cerca di dare un nuovo punto di vista al fruitore. Dietro alla precisione del quadro finito si nasconde il disegno diretto e spontaneo da cui nasce in realtà l’opera. Terrò il mio profilo twitter aggiornato con qualche commento, date un’occhiata e se riscuote interesse pubblicherò un piccolo commento e qualche foto in una galleria!
COMMENTO POST-MOSTRA
Un commento vale la pena secondo me per una mostra di tale interesse. Circoscritto è il numero di opere completate o di particolare rilevanza. L’attenzione è più rivolta a uno studio dell’artista. Le composizioni d’avanguardia e di rottura sono sostituite da disegni preparatori, dalla maniacalità delle opere e della ricerca dell’essenza degli oggetti o delle situazioni disegnate. Un artista che a un certo punto della vita si è trovato di fronte a uno stile da lui creato, malleabile e adattabile a molte situazioni stilistiche; da qui nascono composizioni di storia dell’arte, emulazioni e ispirazioni di Matisse, Picasso, Mondrian, De Chirico e anche figure come le colonne classiche, i capitelli e ancora il puntinismo che in alcuni quadri dona un senso di profondità e di chiarezza del messaggio che ci lasciano attoniti. Per me una mostra da non perdere.
Soffermatevi con uno sguardo più critico ai materiali di realizzazione e alle date, vi consiglio questi step per godere appieno della mostra:
- KNOCK KNOCK;
- BRUSHSTROKE;
- MURAL WITH BLUE BRUSHSTROKE;
- Studi sugli specchi;
- Studi sulle mani;
- Studi sulla figura femminile;
- POP!;
- Studi sull’ultima cena.