I migliori ambienti e datori di lavoro al mondo hanno sede negli Stati Uniti.
È uno dei dati forti che emerge dall’edizione 2025 del ranking World’s Best Workplaces che premia i 25 migliori ambienti di lavoro a livello globale, stilato annualmente da Great Place to Work.
La classifica è fatta ascoltando il parere e le opinioni espresse da oltre 9 milioni di collaboratori di organizzazioni attive a livello globale, certificate come eccellenti luoghi di lavoro in almeno cinque ranking in Asia, Europa, America Latina, Africa, Nord America o Australia e che abbiano almeno 5mila dipendenti impiegati in tutto il mondo.
Analizzando nel dettaglio il ranking, emerge come il 64% delle top 25 organizzazioni leader a livello mondiale per l’ambiente di lavoro (9 organizzazioni) abbia la sede centrale negli Stati Uniti.
Tra le altre nazioni seguono la Germania (12%) con 3 realtà premiate, Regno Unito e Irlanda (8%) con due, Francia e Liechtenstein (4%) con un’azienda a testa.
L’Italia e le imprese italiane purtroppo sono fuori dalla top 25 dell’eccellenza lavorativa mondiale.
Tra i settori domina l’IT (32%), seguito da manifattura & produzione e servizi finanziari & assicurativi (12%); alberghiero, servizi professionali, biotecnologia e prodotti farmaceutici, retail (8%); chiudono assistenza sanitaria, edilizia e trasporti (4%).
Il gradino più alto del podio è conquistato da Hilton, azienda americana leader globale nel settore alberghiero e dell’ospitalità con un portafoglio di 22 marchi che comprende quasi 7.400 proprietà e oltre 1,1 milioni di camere, situate in 124 paesi e territori.
Segue DHL Express, realtà tedesca leader mondiale nel settore della logistica che collega persone e mercati, favorendo il commercio globale. Il Gruppo DHL impiega circa 594mila persone in oltre 220 paesi e territori in tutto il mondo.
Chiude la top 3, occupando il gradino più basso del podio, Cisco, azienda statunitense leader mondiale nelle tecnologie che trasformano il modo con cui le persone si connettono, comunicano e collaborano, attraverso reti intelligenti e architetture che integrano prodotti, servizi e piattaforme software.
I 25 migliori ambienti di lavoro al mondo si distinguono, nel confronto con i loro competitor attivi sia nei mercati locali che a livello globale, per l’eccezionale esperienza offerta ai propri collaboratori in termini di fiducia, orgoglio e spirito di squadra.
“Dall’analisi dell’edizione 2025 del ranking World’s Best Workplaces emerge il forte impatto generato da queste eccellenti organizzazioni. Non importa quale sia il paese o il continente di appartenenza delle diverse organizzazioni poiché ciò che conta è la fiducia che instaurano con i propri collaboratori. Tra gli oltre 9 milioni di collaboratori intervistati, c’è un numero sempre maggiore che afferma che la propria azienda ripone fiducia in loro e desidera che crescano come persone e professionisti. Queste organizzazioni sono poi le stesse che superano i benchmark di mercato in termini di valore azionario e crescita e hanno una produttività estremamente più alta rispetto alla media dei loro competitor. Il fatto che nessuna azienda italiana sia presente in questo ranking esclusivo, nonostante ben 19 delle 25 organizzazioni d’eccellenza abbiano una sede sul territorio italiano, conferma come la cultura manageriale italiana abbia ancora un limite rispetto all’importanza di imparare ad ascoltare e confrontarsi con i feedback dei collaboratori. Per poter riuscire a rispondere alle sfide epocali poste dall’attuale situazione economica e geopolitica, il management delle organizzazioni italiane deve fare un bagno di umiltà”.
Alessandro Zollo – CEO di Great Place to Work Italia

Completano il ranking delle 25 migliori aziende per cui lavorare al mondo:
- Accenture (Irlanda, servizi professionali);
- Marriott International (Stati Uniti, alberghiero);
- AbbVie (Stati Uniti, pharma);
- TP (Francia, servizi professionali);
- Stryker (Stati Uniti, manifattura e produzione);
- Salesforce (Stati Uniti, information technology);
- MetLife (Stati Uniti, servizi finanziari e assicurativi);
- ServiceNow (Stati Uniti, information technology);
- Specsavers (Regno Unito, retail);
- Siemens Healthineers (Germania, assistenza sanitaria);
- Experian (Irlanda, information technology);
- Nvidia (Stati Uniti, information technology);
- Cadence (Stati Uniti, IT);
- Allianz (Germania, servizi finanziari e assicurazioni);
- Dow (Stati Uniti, manifattura e produzione);
- Viatris (Stati Uniti, biotecnologia e prodotti farmaceutici);
- Adobe (Stati Uniti, information technology);
- Crowdstrike (Stati Uniti, information technology);
- SC Johnson (Stati Uniti, manifattura e produzione);
- Trek Bicycle (Stati Uniti, retail);
- Hilti (Liechtenstein, edilizia e costruzioni);
- Admiral Group (Regno Unito, servizi finanziari e assicurativi).

