L’attesa di una città che si prepara da un anno, il 4 settembre la vedrà trasformarsi: stendardi e bandiere sventoleranno l’orgoglio di un’appartenenza.
Il 10 agosto 1275 gli Astesi corsero il Palio presso le mura di Alba come era consuetudine in Asti durante le feste di San Secondo, questa è la prima attestazione della corsa.
Sulla piazza, pista e tribune prendono forma: sabbie astiane, steccati, iuta, transenne, il canapo, l’argano, le prove…
Una città che anticipa il Palio con le emozioni della gente nelle sue piazze, le cene propiziatrici del venerdì e del sabato, il mercatino della vigilia, l’iscrizione ufficiale dei fantini nelle sale di Palazzo Civico il sabato, la sfilata dei bambini, la scelta del maestro del Palio che avrà il compito e l’onore di dipingere il drappo oggetto della contesa. Il corteo storico, il paliotto, il palio degli scudieri.
Restare fedeli alla tradizione è il miglior modo di rendere omaggio al palio più antico d’Italia.
Domenica 4 settembre: la messa solenne nelle chiese al mattino, la benedizione dei cavalli, i figuranti in costume nelle vie, la tensione che si avverte, i borghigiani emozionati e festanti, i turisti partecipi, i musei aperti e Asti avrà il suo Palio.
Il Palio di Asti si riconosce ogni anno, da secoli, nella corsa dei cavalli, nelle emozioni dei partecipanti, nel fascino di un antico rito collettivo.
I cavalli sono i veri protagonisti del Palio: dalle chiese rionali dove ricevono la benedizione, fino alla piazza della corsa. E poi il canapo, la pista, le curve e infine l’agognato traguardo. La vittoria è attribuita al cavallo che arriva primo, sia con il fantino oppure “scosso”, cioè senza più il fantino.
Scelti con molto anticipo, i cavalli, solitamente due per ciascun sodalizio, sono seguiti e allenati con passione da apposite Commissioni elette all’interno di ogni Comitato. Alla fine, uno solo scenderà in piazza per il Palio. Attente visite veterinarie e ripetute prove in pista sono tese alla tutela di cavalli e fantini.
Il corteo storico è una delle peculiarità del Palio di Asti.
Lo aprono solennemente il Capitano del Palio, i Magistrati e i cavalieri. Il Capitano è la massima autorità della corsa, garante della regolarità del Palio.
Poi, la grande sfilata. Più di mille figuranti in costume, tra ali di folla festante, rivivono un momento della storia astigiana tra il XII e XV secolo, spesso intrecciato con avvenimenti di respiro europeo, a confermare l’importanza di Asti medievale.
Una sfilata curata in ogni dettaglio, che fa del Palio di Asti un evento unico al mondo. Maestosa e irripetibile, si rinnova ogni anno con nuovi temi e nuove rappresentazioni. Il carroccio, antico carro da guerra, trainato da tre coppie di candidi buoi, chiude il corteo storico: porta le insegne delle libertà comunali e reca in corteo il Palio.
Al Palio partecipano ogni anno 21 contendenti, fra i Rioni, Comuni e Borghi dell’Astigiano, ognuno col proprio gonfalone e i colori che lo contraddistinguono.
I Rioni si trovano all’interno della cinta muraria più antica – secondo il cronista Ogerio Alfieri già esistente nel 1280 – detta Recinto dei Nobili.
Si chiamano Borghi quelli situati all’esterno della prima cinta muraria medievale, ma oggi compresi entro i confini cittadini.
I Comuni ammessi al Palio hanno tra i requisiti una lunga continuità di partecipazione, ma soprattutto devono annoverare comprovati rapporti storici con la Città di Asti in epoca medievale.
Il drappo, per tutti il “palio”, è l’ambitissimo premio per il vincitore della corsa.
Deve recare l’effige del Patrono di Asti, San Secondo, l’“anno Domini”, le insegne e il motto della città e la firma del Maestro del Palio, ossia dell’artista che, su specifico incarico dell’Amministrazione comunale, lo realizza.
I Drappi 2022 sono stati realizzati dal pittore Silvio Volpato, Maestro del Palio, nato ad Alessandria ma vive e lavora ad Asti.
PROGRAMMA
(clicca qui per scaricare la brochure del Palio di Asti 2022)
- Ore 10 – Presso le parrocchie cittadine
Cerimonia della benedizione del cavallo e del fantino; - Ore 11 – Piazza San Secondo
Esibizione degli sbandieratori dell’A.S.T.A. - Ore 14 – Piazza Cattedrale
Avvio del Corteo Storico con la partecipazione di milleduecento figuranti in rappresentanza dei 21 Rioni, Borghi e Comuni della Provincia che partecipano al Palio. Il corteo è aperto dal Gruppo del Capitano del Palio e dagli sbandieratori dell’A.S.T.A. ed è chiuso dal Carroccio, scortato dagli Armigeri;
Percorso del Corteo Storico: Piazza Cattedrale, Via Caracciolo, Piazza Cairoli, Corso Alfieri, Via Gobetti, Piazza San Secondo, Via Garibaldi, Via Gardini, Piazza Alfieri; - Ore 16 – Piazza Alfieri
Corsa del Palio con cavalli montati a pelo (senza sella) 3 batterie da sette cavalli e finale da nove; - Ore 18 – Piazza Alfieri
Assegnazione del Palio e conclusione della manifestazione.