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CLAUDE MONET arriva a Genova.
Dall’11 febbraio sino al 22 maggio, Palazzo Ducale continua nel segno delle grandi mostre internazionali ospitando, nei ritrovati spazi del Munizioniere, cinquanta capolavori del più importante rappresentate dell’Impressionismo.
Tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, i quadri in mostra rappresentano alcune delle punte di diamante della produzione artistica di Monet e raccontano l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere a cui Monet teneva di più, le “sue” opere, quelle che l’artista ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte, quelle da cui non ha mai voluto separarsi.
Ringraziamo calorosamente tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento eccezionale, in particolare Serena Bertolucci, direttrice del Palazzo Ducale di Genova, senza la quale non sarebbe stato possibile. I nostri ringraziamenti vanno anche a Iole Siena, presidente del gruppo Arthemisia, e al suo team per l’impegno e la professionalità.
Érik Desmazières, Membro dell’Institut de France e Direttore del Musée Marmottan Monet
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L’eccezionalità di questa mostra risiede nell’amore e nell’intimità che emanano le opere esposte, allestite in maniera del tutto inedita e suggestiva nelle varie sale del Munizioniere di Palazzo Ducale, luogo pieno di fascino che consentirà un viaggio del tutto nuovo nel mondo di Monet.
Nelle sue tele di luce evanescente, Monet ha sempre unito il suo amore per la natura con l’arte e, facendo del pennello una propaggine della sua mano, ha creato e riprodotto giardini ovunque abbia vissuto.
Proprio Giverny, la sua casa dopo il 1883, può essere considerata come il luogo di consapevolezza e rinascita per lo stesso artista. Un luogo, il suo giardino, che lo terrà impegnato – quasi esclusivamente – per oltre vent’anni e il Clos Normand si adorna di diverse varietà di piante: iris, giunchiglie, peonie, narcisi, tulipani, rose; ciliegi e albicocchi e il “giardino acquatico”, che Monet comincia ad allestire dal 1893 facendo costruire un ponte giapponese, accoglie salici piangenti, agapanti, emerocallidi e ninfee.
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Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Michel Monet, 1966
Inv. 5096 © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images
Suddivisa in 7 sezioni, l’esposizione introduce quindi alla scoperta di opere chiave dell’Impressionismo e della produzione artistica di Monet sul tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti nell’opera stessa dell’artista, l’alfa e l’omega del suo approccio artistico.
Ad accoglievi, come in un onirico giardino lussureggiante, in mostra opere come le sue amatissime e iconiche Ninfee (1916-1919 ca.), Iris (1924-1925 ca.), Emerocallidi (1914-1917 ca.), Salice piangente (1918-1919 ca.), le varie versioni de Il ponte giapponese e la sua ultima e magica opera Le rose (1925-1926 ca.).
Ma non solo. Un innovativo quanto spettacolare tunnel immersivo vi accoglierà all’inizio della mostra per catapultarvi subito nel mondo floreale tanto amato dall’Artista.

Parigi, Musée Marmottan Monet, lascito Michel Monet, 1966
Inv. 5165 © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images
“Il mio giardino è l’opera d’arte più bella che io abbia mai creato”
claude monet
Promossa e organizzata dal Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova, Regione Liguria e Arthemisia, la mostra “Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi” è realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi ed è curata da Marianne Mathieu, storica dell’arte e direttrice scientifica dello stesso museo parigino.
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Inv. 5101 © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images
Il Musée Marmottan Monet possiede il nucleo più grande al mondo di opere di Monet, frutto di una generosa donazione di Michel, suo figlio, avvenuta nel 1966 verso il museo parigino – che prenderà proprio il nome di “Marmottan Monet”.
La mostra vede come special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Radio ufficiale, Radio Monte Carlo.
Catalogo edito da Skira.
Audioguide e App, Orpheo.
Orario apertura
Lunedì dalle ore 11.00 alle ore 19.00 / Martedì, mercoledì, giovedì dalle ore 9.00 alle ore 19.00 / Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 21.00 / Sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (La biglietteria chiude 1 h prima)
Biglietti
L’accesso alla mostra è contingentato e la prenotazione, tramite il preacquisto del biglietto, è fortemente consigliata.
E’ possibile acquistare i biglietti di ingresso anche in sede: in questo caso l’ingresso alla mostra potrebbe comportare delle attese per rispettare le capienze di
sicurezza delle sale. Obbligo di super green-pass.
I biglietti si intendono con audioguida (o App sostitutiva inclusa e costi di prevendita esclusi).