Francesco Redi* di Twissen analizza la nuova tecnologia del metaverso applicata a uno dei principali asset economici della nostra economia, il Turismo.
«Un mondo virtuale in cui si potranno scoprire le destinazioni dei nostri futuri viaggi e quindi visitare in anteprima luoghi, paesaggi e fare esperienze interattive».
Francesco redi
Molti settori dell’economia stanno aprendosi all’ingresso nella dimensione del metaverso, la nuova frontiera della tecnologia che ha cominciato a farsi notare e ad accogliere numerosi investitori a livello globale.
Le opportunità sono infinite e c’è un settore che potrebbe conoscere una nuova giovinezza proprio attraverso l’ingresso nella “realtà virtuale”. Francesco Redi di Twissen analizza un territorio ancora inesplorato (almeno in Italia): il binomio metaverso e turismo.
A dare il boost al concetto di metaverso, nell’ottobre dello scorso anno, era stato Mark Zuckerberg, nella sua introduzione al nuovo nome della società che gestisce Facebook: Meta. Di lì, in molti hanno scoperto il metaverso, quello che possiamo definire come una serie di mondi virtuali in 3d interconnessi ed arricchiti di contenuti ed esperienze.
Ad incrementare l’interesse generale è stata poi l’acquisizione da parte di Microsoft (operazione da 68,7 miliardi di dollari) di Activision Blizzard, confermando che il primo settore toccato dalla nuova tecnologia è proprio quello del gaming.
Ma è l’immobiliare a farla da padrone sul fronte del business. Basti pensare che il mercato dei “terreni” (land) nel metaverso ha subìto un rialzo del 500% negli ultimi mesi.
Un esempio di come vengano poi utilizzati è dato dalla Boson Protocol: il protocollo ha infatti acquistato un lotto per 704.000 dollari per creare un centro commerciale.
Un altro dato: la Greyscale, azienda americana di investimenti nelle cryptovalute, ha stimato che presto questo mercato di beni e servizi “virtuali” varrà – a livello globale – 1 trilione di dollari.
«Ci sono però altri comparti che si sono affacciati al metaverso, dall’entertainment alla moda, alla musica. Ecco perché anche il Turismo non può rimanere a guardare. Non a caso, la città di Seoul (Corea del Sud) ha già un piano quinquennale e prevede di essere la prima ad entrare nel metaverso già nel 2023».
Francesco Redi
Ma come si può declinare concretamente questo approccio del Turismo al metaverso?
Entrando nel metaverso dedicato (è sufficiente un visore, ora sceso a prezzi “popolari”, ndr.), si potrà “virtualmente” scoprire una destinazione turistica che potrà essere collegata a visite a luoghi, paesaggi o musei, o ancora all’uso di un particolare mezzo di trasporto (barca, auto, scooter, etc.) o addirittura a esperienze interattive specifiche come la pesca, una cooking class o una lezione di yoga nella natura o in un sito storico.
C’è poi da considerare il fronte del commercio. Come nella vita reale, nel metaverso è già possibile avere uno o più negozi, e quindi le esperienze di shopping online con e-commerce saranno molteplici e si abbineranno all’esperienza virtuale, permettendo ulteriore monetizzazione.
Alcune esperienze potranno essere solo virtuali e le migliori potranno essere a pagamento, per quegli utenti che non possono raggiungere fisicamente la destinazione o per chi vuole rivivere qualche emozione della propria memorabile vacanza.
Le destinazioni e tutti gli altri operatori turistici dovranno essere presenti nel metaverso sia per fidelizzare la propria comunità che per acquisire nuova clientela, offrendo esperienze senza limite di tempo e spazio ad un numero elevato di utenti.
Chi prima arriva ottiene i migliori risultati.
* Francesco Redi e Twissen
Studioso e docente di Politiche per lo Sviluppo Territoriale, Politiche per il Turismo e Fondi Europei per il Turismo, Francesco Redi è progettista comunitario ed ha partecipato alla gestione di numerosi progetti finanziati dall’Unione Europea per conto di Enti pubblici, Imprese e NGO.
Esperto indipendente della European Innovation Council and SMEs Executive Agency (EISMEA) presso la Commissione Europea per la valutazione delle proposte progettuali a valere sui Fondi Europei per il Turismo e dell’European Education and Culture Executive Agency (EACEA) per il Programma Erasmus+, nel 2016 ha fondatoTwissen, la società che si occupa di progetti innovativi nel settore del Turismo e che organizza la Tiramisù World Cup.