Il 2018 sarà caratterizzato da rincari consistenti per i costi del gas e della luce: a confermarlo è stata l’Autorità per l’Energia, che ha diffuso la notizia spaventando le famiglie italiane, che nei prossimi mesi dovranno fare i conti con bollette più salate. Valutare un’offerta gas di Gelsia e pensare di cambiare fornitore potrebbe essere una buona strategia, ma prima di tutto è necessario capire per quale motivo i prezzi sono destinati ad aumentare. Stando ai calcoli che sono stati resi noti, già per i primi tre mesi di quest’anno ci si deve attendere un incremento dei costi per il gas pari al 5% e dei costi per l’elettricità pari al 5.3%, tenendo come riferimento i consumi di una famiglia tipo.
L’Unione Nazionale dei Consumatori, in particolare, ha reso noto che alla fine dell’anno il conto arriverà a quasi 80 euro di spesa in più per ogni famiglia. Si tratta di tasse – per così dire – occulte, che invece di essere riferite alla fiscalità generale finiscono per colpire le tasche dei consumatori. Sono diverse le ragioni alla base di questa crescita dei costi: da un lato la ripresa dei consumi, e dall’altro lato la prolungata indisponibilità degli impianti nucleari francesi da cui dipendono i nostri approvvigionamenti di energia, hanno contribuito in modo significativo al crearsi di questa situazione, su cui hanno influito anche limitazioni verificatesi nei transiti di elettricità nel nostro Paese. Ma non è tutto, perché anche la situazione ambientale e climatica ha avuto un ruolo decisivo: la scarsità di precipitazioni degli ultimi tempi, infatti, ha innescato una disponibilità carente di generazione idroelettrica.
Per quel che riguarda il gas, si è assistito a un aumento dei prezzi all’ingrosso, anche se da parte di Federconsumatori sono stati avanzati sospetti sulla circostanza per cui ogni inverno si verifica una crescita dei costi. Per tutte le famiglie il consiglio è quello di mettersi in cerca di offerte gas interessanti, così da contrastare – anche se solo in misura parziale – gli effetti dell’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento nei servizi di tutela per i piccoli consumatori e le famiglie che è stato comunicato dall’Autorità per l’energia.
Anche i lavori per la sicurezza e l’adeguamento degli impianti hanno fatto sì che i prezzi all’ingrosso dell’elettricità andassero incontro a un rialzo molto considerevole. Secondo le spiegazioni che sono state fornite dall’Authority, la variazione totale della spesa che dovrà essere sostenuta dal cliente tipo è motivata per il 3.8% dall’aumento dei costi di approvvigionamento: questo rincaro, a sua volta, si compone dell’aumento dell’1.2% dovuto ai costi di dispacciamento, di quello dell’1.3% motivato dai costi di acquisto e del restante 1.3% causato dalla componente di perequazione per il recupero tra i prezzi di approvvigionamento che ci si aspettava e i prezzi di approvvigionamento che sono stati registrati in realtà nei periodi precedenti. Per le famiglie italiane probabilmente queste spiegazioni appaiono poco chiare, se non del tutto oscure: quel che è certo è che nei prossimi mesi il loro portafoglio si svuoterà ancora di più rispetto al passato per il rialzo degli oneri generali.