La tecnologia va sempre avanti, in ogni settore, compreso quello dell’impiantistica. L’impianto dentale è ormai un’operazione di routine la quale tuttavia deve essere effettuato con professionalità e delicatezza, trattandosi pur sempre di un osteointegrazione in una zona particolarmente delicata come appunto la bocca. Come riporta correttamente DottorDentista, l’impianto ( che altro non è che una radice dentale artificiale) è di solito composta di titanio, il quale grazie alle sue caratteristiche fisiche, si presenta come uno dei migliori materiali in grado di fondersi con l’osso. La biocompatibilità del titanio con l’osso della mascella costituisce infatti una garanzia di successo e di risultato per l’impianto medesimo. Tuttavia in tema di impiantistica dentale, numerose sono le novità.
I NUOVI MATERIALI PER GLI IMPIANTI
A fare da alternativa ai classici in titanio ( o zirconia) tra gli impianti dentali più adatti arriva oggi il PeeK: si tratta di un polimero plastico che grazie alle sue importanti proprietà, si sta facendo strada nel settore dell’impiantistica dentale. Utilizzato già con successo in ortopedia e nelle ricostruzioni maxillo facciali, il Peek si caratterizza per essere un modulo elastico, similare quindi all’osso della mandibola, il quale permette un maggior controllo nella fase della masticazione; il suo color avorio poi assicura un successo indiscusso sotto il profilo dell’estetica, mai trascurabile quando si tratta del nostro viso.
Inoltre, differentemente dal titanio che va lavorato a macchina, il Peek può essere prodotto tramite stampaggio, il che permette una maggiore precisione nel risultato, che può oltrepassare la stessa complessità dell’impianto e della sua lavorazione. Potranno cosi essere realizzate le forme e i disegni più complessi, sempre con la massima precisione e senza residui di lavorazione. Il nuovo materiale per la costruzione degli impianti dentali si presenta poi anallergico, il che scongiura l’incubo di reazioni allergiche nei soggetti sottoposti ad impianti, e radiotrasparente nel caso di RX. La sua superficie plastica inoltre si caratterizza per essere ideale alle interazioni cellulari.
Non trascurabile è poi l’aspetto economico: il fatto che il peek possa essere prodotto tramite lo stampaggio costituisce un fatto che abbatte in modo significativo i costi di produzione dell’impianto dentale, e offre a sua volta la possibilità di creare, laddove ve ne sia bisogno, impianti ibridi, utilizzando altri materiali senza dover pesare in maniera eccessiva sul proprio portafoglio.
Un’innovazione questa che potrà portare a notevoli risultati non solo per coloro che dovranno di fatti sottoporsi ad un impianto dentale abbandonando il titanio in favore del peek; ma si tratta di un’innovazione che può aprire la strada verso nuove strade nel settore dell’impiantologia dentale. La possibilità infatti di creare impianti ibridi, tra peek ed altri materiali, mantenendo relativamente bassi i costi di produzione, permetterà di raggiungere nuovi orizzonti, garantendo sempre maggior qualità e precisione al cliente e garanzia di durata nel tempo.