Quanto impatta sull’ambiente il lavoro di un’agenzia di comunicazione digitale? Le analisi di Up2You fatte su Adrias Online rilevano in un anno un consumo di oltre 12mila kg di Co2, quanto un frullatore acceso costantemente per 13 anni.
Si parla sempre più spesso di sostenibilità ambientale nelle grandi aziende, che con le attività produttive spesso impattano in maniera importante sulle emissioni inquinanti, ma si dice poco del fatto che tutte le attività digitali dovute alle nuove tecnologie hanno ugualmente un grosso impatto ambientale.
Adrias Online, una delle principali digital agency verticali nel settore turistico, ha deciso di investire in progetti certificati di tutela ambientale per compensare i 12.000 kg di CO2 emessi annualmente per lo svolgimento della vita in agenzia.
Un modo originale di fare CSR: la compensazione in azioni concrete tramite calcolo di CO2
Il primo progetto in cui ha investito Adrias Online è un’attività di preservazione e riforestazione boschiva in Brasile in una regione di grande importanza per la biodiversità amazzonica; un altro intervento è previsto nello Zimbabwe, finalizzato a supportare la popolazione locale a promuovere attività di conservazione dell’area forestale e della fauna selvaggia. Il terzo interessa il territorio dell’Uruguay, è volto a convertire i pascoli degradati in foreste per migliorare la qualità del suolo coinvolgendo insegnanti, studenti e comunità locali sensibilizzando alla biodiversità autoctona. Infine, l’ultimo è previsto in Cina, per aiutare i residenti rurali ad abbandonare l’uso del combustibile fossile nella cottura quotidiana e nella bollitura dell’acqua per sostituirlo con energia solare. Questi progetti permettono di compensare 13.000 chilogrammi di Co2.
Neutralizzare le proprie emissioni grazie a questa modalità operativa significa ripristinare un equilibrio tra la quantità esatta di CO₂ emessa dalle attività e la CO₂ catturata dai progetti finanziati, al fine di andare a bilancio pari con la natura. La neutralizzazione delle emissioni non riducibili, insieme al calcolo e alla riduzione delle emissioni, rappresenta una componente importante per il raggiungimento della carbon neutrality. Un credito di carbonio certificato, o verified carbon credit, è uno strumento certificato, ufficiale e trasparente, che attesta l’avvenuta cattura o non emissione di CO₂ grazie a progetti di tutela ambientale nati con l’unico scopo di neutralizzare o ridurre le emissioni di CO₂. A ogni credito di carbonio corrisponde 1 tonnellata di CO₂. Up2You assegnerà periodicamente all’agenzia Adrias Online il numero di crediti di carbonio certificati necessario a diventare carbon neutral.
Comportamenti virtuosi e investimenti. La parola ad Adrias
“Abbiamo, da sempre, un comportamento il più possibile virtuoso e sostenibile: per esempio la nostra energia elettrica proviene per il 100% da fonti rinnovabili, l’acqua che utilizziamo in ufficio è filtrata, abbiamo scelto carta e materiali certificati, siamo impegnati in maniera scrupolosa nella raccolta differenziata dei rifiuti. Grazie a una politica di lavoro flessibile, che prevede diversi giorni di lavoro da remoto, abbiamo ridotto gli spostamenti casa e lavoro, con un beneficio anche in termini di impatto ambientale. Era arrivato, però, il momento, di impegnarci di più – spiega Barbara Canducci, socia fondatore di Adrias Online – e abbiamo voluto collaborare con Up2You, startup innovativa a vocazione sociale che opera nel settore Greentech, tra le uniche tre aziende italiane autorizzate a gestire VerifiedCarbon Credits, che ha calcolato il totale delle emissioni da noi prodotte”.
Definire l’impatto ambientale di un’azienda
Up2You ha analizzato con un questionario quali attività venissero svolte in agenzia e a quanti emissioni di Co2 ciascuna corrispondesse per ottenere una stima complessiva dell’impatto sull’ambiente e compiere valutazioni sui possibili interventi di carbon reduction e carbon offsetting, finalizzati ad azzerarlo. Dall’analisi è emerso che in Adrias Online, che già adottava da tempo molte scelte sostenibili, sono state le trasferte di lavoro, per quanto già dimezzate grazie all’incremento dello smart working, ad avere il peso maggiore, pari a 5.775,68 Co2, e il pendolarismo per il tragitto casa/ufficio, con un impatto pari a 6.938,25 Co2 prodotte. Le emissioni di Co2 associate alle utenze elettriche e di riscaldamento sono risultate contenute, grazie all’adozione di fonti rinnovabili per la fornitura elettrica.