La telemedicina può aiutare a decongestionare il sistema sanitario nazionale italiano e contribuire a contenere il Coronavirus.
Con l’intera Italia dichiarata “zona protetta”, e il sistema sanitario sempre più sotto pressione, la telemedicina, così come lo smart-working, si consolidano come strumenti cruciali per limitare il contatto interpersonale e, di conseguenza, contenere la diffusione del Coronavirus.
Da tempo il governo ha attuato diverse misure volte a decongestionare il sistema sanitario, per non sopraffare la forza lavoro e continuare a fornire servizi adeguati ai pazienti: per esempio la cancellazione o la posticipazione di operazioni chirurgiche, esami e visite non urgenti, l’invito a non recarsi in pronto soccorso, e via dicendo. In questo scenario, la telemedicina è pronta ad assumere un ruolo chiave.
Stando al The Economist, per evitare di uscire di casa, la popolazione cinese, la prima a venire colpita dalla pandemia, si è infatti da subito rivolta alle piattaforme di medicina online, informandosi sul coronavirus su web e tramite video consulti, con il plauso e l’incoraggiamento delle autorità.
“In questo tipo di situazione è essenziale che la sanità pubblica e quella privata collaborino e agiscano in pieno accordo, promuovendo la telemedicina, per decongestionare gli ospedali, mantenere l’efficienza dei servizi e dell’assistenza ai cittadini, migliorando al tempo stesso l’efficacia della prevenzione”, commenta Alberto Porciani, CEO di Top Doctors®, la piattaforma online che seleziona e mette a disposizione degli utenti un panel formato dai migliori medici specialisti di tutto il mondo.
Su queste basi e con lo scopo di favorire l’utilizzo di uno strumento decisivo come la Telemedicina, Top Doctors si fa carico dei costi abituali di transazione di questo servizio e lo offre in via totalmente gratuita ai medici interessati, per tutto il periodo di massima emergenza.
Il buon senso e la responsabilità civile dei cittadini, che devono valutare se è davvero il caso di recarsi in ospedale, si rivelano essenziali in questa situazione di crisi.
Ovviamente, se si hanno sintomi riconducibili al coronavirus, è fondamentale chiamare la linea di assistenza appositamente istituita, ma se si hanno sintomi di patologie differenti o, semplicemente, si vuole sottoporre all’attenzione di un medico i risultati di un esame diagnostico, i servizi di telemedicina offerti dalle aziende di eHealth si rivelano un’opzione efficace.
Così, di fronte alla decisione di cancellare appuntamenti e test già programmati per paura di un possibile contagio negli ospedali e nei centri medici, nella rete di centri privati che compongono la piattaforma Top Doctors i medici specialisti sono al lavoro per ampliare i propri servizi di telemedicina, al fine di adeguarsi alla domanda dei pazienti.
Appuntamenti online e teleconsulti, per ridurre il carico di lavoro del sistema sanitario
Le possibilità tecnologiche offerte dalla telemedicina sono sempre più numerose. Grazie al miglioramento della velocità delle comunicazioni, si moltiplicano le opzioni per la gestione delle strutture sanitarie, il controllo a distanza delle apparecchiature mediche, il teleconsulto e le videochiamate.
Piattaforme online come Top Doctors lavorano per facilitare l’approccio e migliorare la comunicazione tra pazienti e professionisti, sviluppando sistemi di telemedicina e servizi digitali che migliorano l’accesso di qualsiasi persona al miglior team medico e ottimizzano la capacità, l’efficienza e l’eccellenza del servizio dei professionisti della sanità nel nostro Paese.
Attraverso il portale Topdoctors.it, il paziente può contattare subito lo specialista più esperto per il suo caso attraverso videoconferenza, messaggio privato o prendendo appuntamento online 24 ore su 24 e 7 giorni su 7: attualmente è l’unica piattaforma che offre servizi di telemedicina per tutte le specialità mediche.
“Lo scenario sanitario è cambiato radicalmente negli ultimi anni, dando ai pazienti maggiore autonomia nella gestione della loro salute. Nel 2025, la casa sarà il luogo abituale per l’assistenza sanitaria e il monitoraggio di routine, e più del 70% delle persone avrà provato almeno una volta a rivolgersi al medico via video consulto. Lo stiamo già sperimentando. L’efficacia e l’efficienza raggiunta dai servizi di telemedicina fanno sì che sempre più pazienti e medici abbiano fiducia in questo tipo di servizio”, conclude Porciani.