Prendendo in esame il contesto socioeconomico contemporaneo, risulta lampante come il mondo del lavoro abbia subito, nel complesso, una trasformazione particolarmente profonda.
Sono diversi i fattori che hanno innescato queste modifiche e, di sicuro, il contesto aziendale contemporaneo è stato interessato da esse in maniera preponderante.
Si tratta, del resto, di un paradigma caratterizzato da una complessità e da una diversità senza precedenti, all’interno del quale, al giorno d’oggi, le tradizionali forme di impresa vengono affiancate da nuove strutture organizzative, capaci di rispondere in maniera attiva alle mutevoli esigenze del mercato.
Tra le principali forze fautrici di questo cambiamento, anche nella percezione degli
individui dell’economia in generale, la trasformazione digitale spicca per aver aperto nuove opportunità ad imprenditori tradizionali e professionisti dell’innovazione.
L’avvento di tecnologie avanzate ha, infatti, facilitato la nascita di piccole imprese e start up di vario genere, permettendo ad un numero sempre maggiore di individui di inseguire i propri sogni in ambito professionale.
Siamo, dunque, immersi in un periodo storico estremamente dinamico e, all’interno del quale, i professionisti si concentrano su diverse tipologie di imprese, non mirando soltanto al profitto.
Quando si parla di organizzazioni no profit, però, si fa riferimento a forme di impresa specifiche, operanti in diverse tipologie di settori, dal supporto alle comunità locali alla sostenibilità ambientale.
L’esistenza di queste realtà rappresenta un carattere cruciale in ambito umanitario e sociale, con le diverse organizzazioni che reinvestono i loro utili nella propria missione, offrendo soluzioni innovative e sostenibili a problematiche complesse.
Vista la pluralità delle forme di impresa e le diverse opportunità di business presenti oggi, fare chiarezza su concetti come il terzo settore, cos’è e le caratteristiche di queste realtà, si rivela fondamentale.
Nelle prossime righe, andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere al riguardo.
Cos’è il terzo settore? Tutto ciò che c’è da sapere
Entrando nel merito della questione tecnica, fare riferimento al terzo settore significa parlare dell’insieme di organizzazioni che operano per finalità sociali, culturali o ambientali e umanitarie senza scopo di lucro.
A differenza del cosiddetto primo settore, il terzo occupa uno spazio di servizio e supporto nel settore pubblico e privato, esercitando un apporto socioculturale considerevole sul panorama di riferimento.
Quando si parla di realtà del terzo settore, dunque, è necessario identificare delle caratteristiche principali.
Innanzitutto, queste forme di impresa reinvestono i loro utili per attività e missioni e
assumono, nei loro progetti, finalità sociali mirate al miglioramento del welfare, della coesione sociale, della sostenibilità e dei diritti umani all’interno della loro area di attività.
Molte organizzazioni appartenenti al terzo settore basano gran parte del loro operato sulle attività di volontariato e sulla partecipazione attiva della cittadinanza, grazie a valori come la solidarietà e la cooperazione, necessarie per poter conseguire obiettivi comuni senza un dispendio considerevole di risorse.
Diverse tipologie di organizzazioni del terzo settore: ecco quali sono
Come già precedentemente accennato, le aziende operanti nel terzo settore
possono assumere – a loro volta – forme giuridiche differenti.
Innanzitutto, all’interno di questo paradigma troviamo le cosiddette ONG, ossia le organizzazioni non governative. Queste si caratterizzano per il loro operato a livello locale, nazionale o internazionale, offrendo supporto e servizio durante emergenze umanitarie e perseguendo cause globali differenti.
Troviamo, poi, le associazioni, ossia gruppi di persone che perseguono obiettivi comuni in ambito culturale, sportivo, sociale o educativo e fondazioni. Le fondazioni
gestiscono patrimoni volti a scopi sociali o culturali.
Troviamo, poi, le cooperative sociali e le imprese sociali. Queste ultime combinano attività imprenditoriali con finalità sociali, con investimenti parziali in attività che hanno una importante valenza e un impatto sociale all’interno delle comunità.