Ti sei mai fermato un attimo a pensare se sei felice?
Riesci a godere pienamente della tua vita oppure vivi distratto dalla quotidianità delle cose?
Anzi, io farei un passo indietro vi siete mai chiesti cos’è la felicità?
Per alcuni l’innamorato, per altri un bel lavoro, per alcuni un bel viaggio. La felicità, come la sofferenza sono stati dell’animo che noi leghiamo a qualcosa di esterno ma che in realtà sono moti interiori che si apparentemente sono legati a qualcosa di esterno.
Ma quante volte ci sentiamo felici senza un perché e quante volte invece la sofferenza viene a bussare alla nostra porta senza una reale ragione? Come essere felici allora?
Nel buddismo per esempio questo principio è chiamato i 10 mondi, 10 possibili stati in cui l’essere umano si trova.
I primi sono legati alle circostanze esterne: inferno, avidità, animalità,collera,umanità ed estasi. E sono i mondi più bassi.
Poi passiamo ai mondi più alti di parziale illuminazione, come lo studio e la concentrazione.
Secondo questa dottrina noi viviamo immersi in questi dieci stati di cui i primi la nostra felicità o infelicità dipende dalle circostanze. Gli ultimi quattro mondi sono indipendenti dalle circostanze si può cioè provare gioia anche se si sta attraversando un brutto periodo, si può essere creativi anche se si è malati.
La teoria dei 10 mondi serve a spiegare che la felicità è dentro di noi.
Questo per sottolineare che non c’è un metodo matematico per diventare felici, ma la formula è deciderlo di esserlo ogni giorno anche quando tutto è buio perché la vera felicità è vivere un giorno in più per realizzare i nostri sogni. I sogni sono il motore della nostra vita; se perdiamo la fiducia nei sogni perdiamo tutto. Invece, avere degli obiettivi e lottare per realizzarli rende la vita più interessante e perché no, anche più felice.