Che Vino! è la startup che tramite il suo e-commerce propone solo etichette di piccoli produttori italiani attraverso una formula ad abbonamento. Questa consente di ricevere ogni mese tre bottiglie a sorpresa di un produttore di nicchia di una specifica regione italiana e un prodotto di una realtà italiana equo solidale, al fine di promuoverla.
Il progetto Che Vino! nasce da una sfida: raccontare i prodotti vitivinicoli italiani di piccoli e medi produttori. L’interesse per il vino, le vigne e i territori la founder Federica Piersimoni l’ha respirato in famiglia. Il padre impegnato nel mondo del food, il marito appassionato di vino e lei che, oltre a condividere queste passioni, ha viaggiato molto, soprattutto in Italia, e ha potuto scoprire territori e cantine di valore che non sempre hanno una propria forza comunicativa.
La selezione vinicola unica, la sensibilità per il territorio, che privilegia anche aziende piccole con caratteristiche specifiche, l’attenzione alla sostenibilità nel packaging e all’economia circolare del bene sono i valori che «Che Vino!» vuole raccontare.
Chi Federica Piersimoni, la founder di Che Vino!
Federica Piersimoni, tra le più famose travel blogger d’Italia, è la fondatrice di «Che Vino!» nel 2020, insieme al compagno Giuseppe Trisciuoglio, appassionato ed esperto di beverage, e al padre Elio Maria Piersimoni, con competenze e importanti esperienze nel food.
Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Comunicazione, Management e Nuovi Media, in azienda cura il marketing e la comunicazione. Negli anni passati ha avuto una società di comunicazione in cui si è formata, lavorando con clienti nazionali e internazionali, enti del turismo, brand e società di automotive, inerenti al campo del lifestyle e del food. Ha seguito campagne di influencer marketing a livello nazionale per aziende assicurative leader nel settore e ha lavorato come formatrice e consulente con istituti parastatali.
La prima sfida nella quale Federica è impegnata è la ricerca nel territorio italiano di vignaioli che producono ottimo vino e che sono ancora poco conosciuti. La seconda, è coltivare l’economia circolare del bene: il servizio «Che Box!» è un abbonamento che ogni mese invia agli iscritti, a sorpresa, tre bottiglie di vino di un produttore unico e, insieme, un prodotto che ‘fa bene’.
L’oggetto equo solidale che tutti i mesi viene selezionato da Federica e dalla sua squadra è realizzato da un’azienda italiana impegnata in azioni di solidarietà o beneficenza, sia in ambito economico, sociale o in generale per i propri dipendenti.
“La mia idea, e il mio sogno, è che possa partire una catena di buone azioni che possa spingere chi ricevere a compiere un’altra azione solidale” afferma Federica.
Parola d’ordine per fare innovazione: sostenibilità
Il packaging di tutte le confezioni è sostenibile al 100%.
“Sappiamo che quando si riceve un pacco, questo dura il tempo di essere scartato. Ci teniamo che il nostro packaging sia sostenibile in tutto e che possa essere riciclato tra carta e cartone, plastica o vetro. Questo ovviamente non deve andare a discapito della sicurezza delle spedizioni che sono gestite affinché il vino venga preservato in ogni trasporto e assicurato in ogni suo viaggio”.