

Nell’ambito della mostra TOTEM – Ex Voto di Alessandro Pongan, in corso a Casa degli Artisti fino al 19 settembre 2025, Giovedì 11 settembre alle ore 18.30, ci sarà il primo appuntamento del Public Program:
Arte e Impresa. Musei d’impresa, mecenatismo e nuovi investitori culturali
Un incontro dedicato al rapporto tra arte e impresa e alle prospettive di un nuovo mecenatismo culturale, con personalità di primo piano del panorama italiano.
Interventi:
- Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa, Fondazione Assolombarda e Gruppo Cultura d’Impresa Confindustria; componente del Consiglio Generale di Confindustria; Presidente Advisory Board Territoriale UniCredit Lombardia; Vicepresidente Centro per la Cultura d’Impresa
- Massimo Pozzi Chiesa, EVP del gruppo GC holding e di Italmondo spa, BOD in fondazione Pozzi Chiesa; fondatore e CEO di Sinergie Venture Srl
- Daniele Fazio, Founder & CEO Artistinct S.r.l.
Modera Susanna Ravelli, Casa degli Artisti
L’appuntamento si inserisce nel percorso espositivo TOTEM – Ex Voto, di Alessandro Pongan che farà una breve introduzione. La mostra mette in scena un universo simbolico in cui arte, design, spiritualità e tecnologia si intrecciano in forme totemiche e votive, tra rigore geometrico e immaginazione poetica.
Il successivo incontro del Public Program sarà Giovedì 18 settembre alle ore 18.45: Arte: Istruzioni per l’uso
Talk dedicato al ruolo dei diversi attori del sistema dell’arte – curatori, collezionisti, mecenati, galleristi e professionisti – nel sostegno e nella diffusione del lavoro artistico.

TOTEM – Ex Voto di Alessandro Pongan
La mostra è un progetto selezionato nell’ambito della residenza multidisciplinare AAA – Atelier Aperti per Artista, promossa da Casa degli Artisti a sostegno della pratica e della ricerca nelle arti contemporanee che si concluderà a fine anno.
AAA nasce come un dispositivo flessibile, aperto a diverse forme e fasi del lavoro artistico. È uno spazio che accoglie sia progetti embrionali che necessitano di tempo e risorse per svilupparsi attraverso una fase di ricerca, confronto e sperimentazione, sia progetti di produzione già strutturati che cercano un luogo dove radicarsi, espandersi e trovare piena espressione.
L’esposizione, visitabile fino al 19 settembre 2025, offre al pubblico un viaggio nell’immaginario dell’artista, in cui si intrecciano rigore geometrico, spiritualità e sperimentazione tecnologica. È in questo contesto che il lavoro di Pongan ha trovato terreno fertile per articolarsi tra produzione, riflessione e visione, coniugando rigore formale e immaginazione simbolica, tecnologia e spiritualità.
Curata da Susanna Ravelli, la mostra si articola tra sculture, arazzi e installazioni multimediali che danno vita a un alfabeto simbolico originale, sospeso tra il digitale e il fisico, tra la sacralità dei riti antichi e l’urgenza del presente.
Pongan utilizza un alfabeto iconografico di sua invenzione, un dispositivo mistico creato, in un territorio tra ambiente digitale e stato fisico, indagando l’umana ricerca di spiritualità. Le figure messe in scena sono accumulatori di energia in precario equilibrio tra commedia e tragedia della vita, tra sacro e quotidiano, che interpretano una resistenza difficilmente riconosciuta e premiata in una società veloce e spregiudicatamente disattenta all’umana fragilità del vivere.

Il percorso si sviluppa tra il piano terra e l’esterno di Casa degli Artisti, trasformati in uno spazio sospeso tra memoria e visione.
Le opere – potenti archetipi formali – nascono da un processo che combina tecniche antiche e contemporanee: dalla tessitura jacquard alla modellazione 3D, fino a installazioni interattive che esplorano il rapporto tra corpo e tecnologia.
Il lavoro di Pongan si sviluppa spesso con una chiamata alla collaborazione di altri professionisti e professioniste, coinvolti in un mondo immaginativo ed una coprogettazione che si addentra nella processualità della programmazione digitale e nella realizzazione 3D, nelle finiture artigianali minuziose e nell’hackeraggio della produzione in serie al servizio dell’opera, ma che al contempo esplora altre discipline con l’intervento di musiciste e compositori.
Tra i lavori esposti spiccano così Prono Superego, con gli effetti sonori di Marcela Pavia; Brain Drain tales – Dreams trap, video accompagnato dalla composizione musicale di Luca Vasco; e Spectrum – Pronocromografo, dispositivo interattivo ideato con Orf Quarenghi.

Immaginari totemici, figure votive, espresse nella tensione di una linea di confine tra arte e design, tra il desiderio di rappresentazione di un epos contemporaneo folle e poetico e la ricerca ossessiva di un rigore formale che nello jacquard trova ragione di intersezione tra arte e tecnologia.
Si può percorrere l’esposizione come l’immersione in una fantasmagoria di ossessioni, ironia, divertissement e riflessioni sul rispetto per la condizione umana, capace di resistenza e di poetiche utopie.
La produzione è a cura di Sinergia Venture Srl, con l’intervento diretto del fondatore e CEO Massimo G. Pozzi Chiesa, che con questo progetto conferma il proprio impegno nella promozione dell’arte contemporanea come spazio di dialogo tra cultura, innovazione e impatto sociale.