Béatrice et Bénédict, presentata in prima esecuzione italiana, inaugura la stagione 2022/2023 dell’Opera Carlo Felice di Genova il 28 Ottobre.
L’opéra-comique basata su “Molto rumore per nulla” di Shakespeare, di cui Hector Berlioz scrisse sia il libretto che la musica, sarà diretta dal Maestro Donato Renzetti, che celebra così il suo centesimo titolo in repertorio, mentre la regia porta la firma di Damiano Michieletto che riprende per la prima volta lo spettacolo fatto all’Opéra national de Lyon nel 2020.
L’idea generale della messa in scena ruota attorno ad una sorta di esperimento sociale condotto da Somarone nello spazio di una scenografia a scatola bianca, a dimostrare che gli innamorati, alla fine, sono comunque portati a seguire i dettami comuni che li definiscono e li incasellano nell’immaginario riconoscibile del matrimonio, del desiderio di stabilità rappresentato dall’amore tra Héro e Claudio, in totale contrapposizione rispetto a quello tra Béatrice e Bénédict, fuori dagli schemi, litigioso, un “odi et amo” dettato dalla paura di diventare come le coppie “tradizionali”.
Proprio Venerdì 28 ottobre Benedetta Torre debutta come Héro nel Teatro della sua città natale.
«È la prima volta che Béatrice et Bénédict viene rappresentata sulle scene italiane, anche per questo sono onorata di prendere parte a questo evento nella visionaria produzione firmata da Damiano Michieletto. Un allestimento e una regia all’insegna del simbolismo e della metafora: qui tutto descrive e aiuta a comprendere quello che Berlioz ci vuole dire a proposito dell’amore”.
Benedetta Torre, Soprano
Berlioz regala ad Héro pagine molto belle, come l’aria di sortita che sfoggia un dolce cantabile per poi esplodere in uno spumeggiante allegro, dove si possono cogliere tutte le sfaccettature emotive di una giovane che sogna di sposarsi e dare un sigillo al proprio amore, vedendo allo stesso tempo svanire così la fanciullezza.
Ancora più meritevole di citazione è il duetto tra lei e Ursule, uno dei momenti per me più belli in assoluto dal punto di vista musicale, che apre uno scenario squisitamente lirico, elegante e dall’atmosfera bucolica notturna, a descrivere non solo la gioia ma anche la dolce malinconia, le tenere apprensioni del matrimonio, momento in questo caso impreziosito da una rituale e minuziosa vestizione della sposa.
Il tutto qui è incorniciato in una scenografia naturalistica esotica molto suggestiva, a simboleggiare l’amore selvaggio che verrà letteralmente ingabbiato.
Michieletto ha pensato di mettere in scena anche alcuni archetipi dell’immaginario collettivo, veri e propri personaggi aggiunti che partecipano alla vicenda e interagiscono con noi, legando la metafora alla storia rappresentata, idea che ho trovato assolutamente geniale.
Anche Héro, spalleggiata da Ursule, parteciperà alla trappola ordita per i due protagonisti, portando Béatrice ad ammettere i suoi sentimenti nel colorato e dinamico terzetto che precede il gran finale, dove si ritroveranno sposati… una tregua momentanea, ma che li vedrà “di nuovo nemici domani”, come loro stessi cantano.
Insomma un finale aperto, che lascia spazio a una nuova prospettiva sull’amore, non per forza perfetto ed equilibrato, ma anche vivace e mutevole come lo è quest’opera dalla musica così variegata, a tratti immaginifica, a tratti briosa ed ironica come la marcia nuziale dell’epilogo, che più che quella di un matrimonio sembra quella di un funerale!
Il Maestro Renzetti ci guida con la sua somma sapienza, donando contemporaneamente una grande fluidità al fraseggio e una tavolozza di colori preziosi a questo gioiello musicale di fattura così particolare.
Biglietti su VivaTicket e presso la Biglietteria dell’Opera Carlo Felice Genova
Repliche
- Sa 29/10/22 Turno F – Ore 15:00
- Do 30/10/22 Turno C – Ore 15:00
- Ve 04/11/22 Turno B – Ore 20:00
- Sa 05/11/22 Turno T – Ore 15:00
- Do 06/11/22 Turno R – Ore 15:00
La locandina
Don Pedro Nicola Ulivieri
Claudio Yoann Dubruque
Bénédict Julien Behr/Giorgio Misseri (29, 5)
Léonato Gérald Robert-Tissot
Héro Benedetta Torre/Francesca Benitez (29, 5)
Béatrice Cecilia Molinari/Sofia Koberidze (29, 5)
Ursule Eve-Maud Hubeaux/Gaia Petrone (29, 5)
Somarone Ivan Thirion
Mimi: Amedeo Podda (scimpanzè), Alessandro Percuoco (Adamo), Miryam Tomè (Eva), Simone Campisi, Fabrizio Carli, Luca De Rinaldo, Humberto Jimenez Rios
Maestro concertatore e direttore d’orchestra Donato Renzetti
Regia Damiano Michieletto
Scene Paolo Fantin
Costumi Agostino Cavalca
Coreografia Chiara Vecchi
Luci Alessandro Carletti
Nuovo allestimento dell’Opéra de Lyon
in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova
Prima rappresentazione in Italia
Orchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova
Maestro del Coro Claudio Marino Moretti
Direttore allestimenti scenici Luciano Novelli, Direttore musicale di palcoscenico Paloma Brito, Maestri di sala Sirio Restani, Antonella Poli, Maestri di palcoscenico Andrea Gastaldo, Anna Maria Pascarella, altro Maestro del Coro Patrizia Priarone, Maestro alle luci Silvia Gasperini, Maestro ai sopratitoli Simone Giusto, Responsabile archivio musicale Simone Brizio, Direttore di scena Alessandro Pastorino, Vice Direttore di scena Giorgio Agostini, Responsabile movimentazione consolle Andrea Musenich, Caporeparto macchinisti Gianni Cois, vice Caporeparto elettricisti Daniele Malcontenti, Caporeparto attrezzisti Tiziano Baradel, Caporeparto audio/video Walter Ivaldi, Caporeparto sartoria, calzoleria, trucco e parrucche Elena Pirino, Assistente alla regia Elisabetta Acella, Assistente alle scene Gianluca Cataldo, Assistente ai costumi Camilla Masellis, Coordinatore trucco Raul Ivaldi, scene, attrezzeria e costumi Opéra de Lyon, calzature Epoca, parrucche Mario Audello (Torino), soprattitoli Prescott Studio.