Il penultimo appuntamento con la Stagione Lirica dell’Opera Carlo Felice Genova sarà Norma, tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani,
Norma è un’opera perfetta perché c’è il tema dell’amore, del tradimento, della morte. Un dramma che ha sempre riscosso un successo strepitoso.
Va in scena dal 2 all’11 maggio 2023 ma solo a Genova verrà rappresentata in due versioni musicali diverse.
Il primo cast interpreterà una versione e il giorno seguente il secondo cast ne eseguirà un’altra con una differente strumentazione.
Norma viene rappresentata nell’edizione critica a cura di Riccardo Minasi e Maurizio Biondi – copyright ed edizione Alkor/Bärenreiter, Kassel; rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano. L’edizione, di stampo filologico, è stata realizzata con l’intento di riportare alla luce gli aspetti originari del manoscritto belliniano sia sul piano strumentale sia sul piano vocale, con una particolare attenzione allo studio dei registri vocali dei primi interpreti.
La composizione di Norma iniziò nel 1831. Bellini lavorò insieme al librettista Felice Romani su un soggetto tragico, Norma, ou L’infanticide, del drammaturgo francese Alexandre-Louis Soumet, tragedia rappresentata a Parigi con grande successo nell’aprile dello stesso anno.
Con Norma si consacra definitivamente la fama di Bellini. Nonostante alcune esitazioni di fronte alla prima rappresentazione, avvenuta il 26 dicembre 1831 al Teatro alla Scala, l’opera si affermò velocemente come uno dei titoli più amati dal pubblico.
All’impeccabile forzadrammatica del soggetto – tratto dall’omonima tragedia di Alexandre-Louis Soumet – si unisce una scrittura musicale in cui Bellini, a partire dalla Sinfonia d’apertura, raggiunge l’apice del proprio lirismo.
Il testo di Soumet, adeguatamente adattato per la trasposizione, è ricco di elementi di fascino.
La storia è ambientata in Gallia, ai tempi dell’invasione romana, in particolare nei luoghi sacri dei Druidi.
Abbiamo quindi due dimensioni separate: la misteriosa cultura druidica, con rituali sacri e una spiritualità legata al culto della natura, e la cultura romana, che rappresenta invece una dimensione più materialistica.
I protagonisti in scena vivono la tensione del contrasto tra il senso di appartenenza culturale e i sentimenti che lo mettono in discussione.
Norma è una eroina tragica dalle molte sfaccettature, simbolo stesso della civiltà dei Druidi, in quanto sacerdotessa, e al contempo innamorata del console romano Pollione, padre dei suoi due figli.
La sua vicenda si articola tra una spiritualità legata alle proprie origini e al proprio ruolo fondamentale nella società che rappresenta, e i suoi sentimenti che la portano ad infrangere i suoi voti.
Altra figura di spicco è Adalgisa, a propria volta sacerdotessa ma più giovane. Il suo personaggio rappresenta una versione prematura della protagonista. Tra le due viene messo in scena uno dei più puri e intensi esempi di amicizia e solidarietà femminile.
Anche Pollione vive il peso delle proprie responsabilità, ma sembra sfuggire ad esse lasciandosi trasportare dai sentimenti che lo portano ad amare e poi tradire Norma. Solo nel finale Norma e Pollione si redimono, andando incontro al tragico destino che li vedrà uniti nella morte.
L’approccio di Bellini al testo sottolinea e amplifica la presenza di tante diverse dimensioni, con uno stile che va dal recitativo dal ritmo quasi ieratico, al più melodioso belcanto di alcune arie.
Un elemento fondamentale è costituito dal coro, che porta in scena i Galli oppressi ma pronti ad insorgere con forza. Il suo ruolo è quindi di grande importanza nella rappresentazione della tensione vibrante che si respira durante l’intero svolgimento della vicenda.
Per assolvere a questa fondamentale funzione drammaturgica, la massa corale è significativamente presente, e assume dimensioni maestose.
Cast:
- Norma: Vasilisa Berzhanskaya / Gilda Fiume (3, 6, 11)
- Adalgisa: Carmela Remigio / Anna Dowsley (3, 6, 11)
- Pollione: Stefan Pop / Antonio Corianò (3, 6, 11)
- Oroveso: Alessio Cacciamani / Mariano Buccino (3, 6, 11)
- Clotilde Simona Di Capua
- Flavio Blagoj Nacoski
Maestro concertatore e direttore d’orchestra: Riccardo Minasi
Regia: Stefania Bonfadelli
Scene: Serena Rocco
Costumi: Valeria Donata Bettella
Coreografie: Ran Arthur Braun
Luci: Daniele Naldi
Nuovo Allestimento Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Bologna
Orchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova
Maestro del Coro: Claudio Marino Moretti
Figuranti della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”
Si ringrazia la Filarmonica Sestrese “C. Corradi – Ghio S.”